Un importante passo avanti nella lotta contro le discriminazioni è stato compiuto in provincia di Alessandria. Come? Con l’introduzione di un modulo di segnalazione online, disponibile sulla nuova pagina web del Nodo provinciale contro le discriminazioni.
L’annuncio è avvenuto nel corso della riunione della Rete territoriale antidiscriminazione, tenutasi a Palazzo Ghilini, coordinata dalle dottoresse Lisa Priarone, referente del Nodo, e Silvia Venturelli di Ires Piemonte. L’incontro è stato l’occasione per fare un bilancio sulle attività svolte nel 2024 e per definire le strategie e azioni per il 2025, realizzate anche grazie al sostegno della Regione Piemonte nell’ambito del Piano triennale contro le discriminazioni. Alla riunione ha preso parte anche il presidente della Provincia, Luigi Benzi, che ha sottolineato l’importanza del Nodo antidiscriminazione e del lavoro sinergico tra le realtà che ne fanno parte.
La rete territoriale è composta da numerosi enti e associazioni che operano come Punti informativi, tra cui - presenti all'incontro - Acli, Aism, Cambalache, Cgil, Centri per l’Impiego di Casale e Ovada, Coompany, Enaip di Alessandria e Acqui Terme, European Research Institute, San Benedetto al Porto, Unione Ciechi e Ipovedenti. Oltre ai Punti informativi, diversi soggetti aderiscono alla rete, tra cui l’Ufficio scolastico provinciale, i servizi sociali di Casale Monferrato e Novi Ligure, e numerose associazioni, tra cui Caritas, Centro Down, Cultura e Sviluppo, Medea e Tessere le Identità. Durante l’incontro, sono stati evidenziati diversi aspetti su cui la rete continuerà a lavorare nel 2025, in particolare:
Tutte le persone che ritengono di aver subito o di essere testimoni di una discriminazione avvenuta sul territorio provinciale alessandrino, possono compilare il modulo di segnalazione online, che consente di inviare una segnalazione in modo rapido e riservato.
Martedì 14 gennaio alle ore 11, nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte (piazza Piemonte 1) si terrà la conferenza conclusiva del progetto “Il Piemonte al mio fianco”, un’iniziativa promossa dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) – Consiglio Regionale del Piemonte, con il sostegno finanziario della Regione Piemonte e con il supporto della Rete Regionale contro le Discriminazioni.
Il progetto si è concentrato su aspetti nodali (e spesso problematici) della vita di una comunità, molto rilevanti per ogni cittadino, ma ancora più cruciali per chi convive con una disabilità. Tra questi, la sanità (un sistema incredibilmente complesso, che purtroppo talvolta tende a creare barriere proprio per quei cittadini che dovrebbero avere canali preferenziali), la scuola (con tutte le sfide e le criticità legate al sostegno), il contrasto alle discriminazioni, la protezione civile, l’uso delle nuove tecnologie.
Grazie al progetto è stato possibile, in tutti questi ambiti, intervenire con un lavoro concreto e di rete, fondato sulla formazione, la conoscenza, il confronto reciproco. La conferenza sarà occasione per raccontare i risultati del progetto, ma anche, più in generale, per tracciare un quadro dell’accessibilità in Piemonte e raccogliere spunti per ulteriori sviluppi.
Conclusi i lavori, è previsto un ulteriore momento di incontro e confronto, accompagnato da un light lunch.
Di seguito il programma della mattinata.
Conferenza Finale del Progetto “Il Piemonte al mio fianco”
Martedì 14 gennaio 2025, ore 11:00 - 13:00
Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte Piazza Piemonte n. 1 – Torino
Introduce e modera: Osvaldo Milanesio, Dirigente Settore Politiche per le pari opportunità, diritti e inclusione, Regione Piemonte
11:00 – Saluti istituzionali - Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Maurizio Marrone, Assessore Politiche sociali della Regione Piemonte
11:15 – Il progetto “Il Piemonte al mio fianco” - Franco Lepore, Presidente UICI Piemonte
11:30 – Fare rete per prevenire e contrastare le discriminazioni fondate sulla disabilità - Lella Bassignana, Referente Nodo contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli
11:40 – Accoglienza e accessibilità delle strutture sanitarie - Gianfranco Cassissa, Responsabile SS Formazione, Gestione delle Competenze e Qualità ASL CN1
11:50 – Protezione Civile e disabilità visiva per un soccorso e un’assistenza efficaci - Dario Colangelo, Presidente coordinamento del volontariato Protezione Civile della Provincia di Vercelli
12:00 – Azioni per migliorare l’inclusione scolastica - Enrica Scala, insegnante IC Marro di Villar Perosa (TO)
12:10 – Assistenza e consulenza tecnologica per migliorare l’autonomia - Valter Scarfia, Responsabile Comitato Informatico UICI Piemonte e Presidente UICI Alessandria
12:20 – Fare emergere e monitorare le discriminazioni - Silvia Venturelli, Referente antidiscriminazioni IRES Piemonte
12:30 – Dibattito e conclusioni
NB: Per accedere al Grattacielo della Regione Piemonte è necessario comunicare il proprio nominativo alla segreteria di UICI Piemonte: Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Telefono: 011 56 27 870
Il 12 dicembre 2024 alle ore 09:00 presso la Sala della Cavallerizza Reale (via Giuseppe Verdi 9, Torino) si terrà la presentazione del rapporto 2023 dell'Osservatorio interistituzionale sulle persone straniere nella Città metropolitana di Torino. Per vedere e scaricare il programma completo clicca qui.
L’Osservatorio Statistico Interistituzionale è nato con lo scopo di raccogliere in una pubblicazione di agevole consultazione i dati più significativi sulla presenza delle persone straniere a Torino e nel territorio metropolitano. Ha sede presso la Prefettura di Torino, che coordina l’attività dei diversi enti che vi partecipano.
La XXVI edizione del rapporto, curato da IRES Piemonte e Università di Torino, si focalizza sul contributo delle giovani generazioni allo sviluppo socio-economico del territorio metropolitano torinese. Anche il Nodo contro le discriminazioni della Città metropolitana di Torino ha contribuito con un capitolo riguardante le discriminazioni.
Per partecipare si prega di iscriversi all’evento compilando il modulo online: forms.gle/ugBmgjQNCzhSAvkG6
L'evento è stato accreditato presso l'Ordine degli assistenti sociali del Piemonte con 3 crediti formativi e 1 credito di natura deontologica o di ordinamento professionale.
Il decreto legislativo n. 62 del 2024 (in vigore dal 30 giugno 2024) ha aggiornato anche la terminologia in materia di disabilità, modificando la legge n. 104/1992, al fine di garantire il rispetto dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.
Di seguito si riporta integralmente il testo dell'art. 4, comma 1:
A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto:a) la parola: «handicap», ovunque ricorre, è sostituita dalle seguenti: «condizione di disabilità»;b) le parole: «persona handicappata», «portatore di handicap», «persona affetta da disabilità»,«disabile» e «diversamente abile», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona condisabilità»;c) le parole: «con connotazione di gravità» e «in situazione di gravità», ove ricorrono e sono riferitealle persone indicate alla lettera b) sono sostituite dalle seguenti: «con necessità di sostegno elevatoo molto elevato»;d) le parole: «disabile grave», ove ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con necessità disostegno intensivo».
Il Museo Civico di Cuneo diventa sempre più inclusivo, grazie a percorsi di visita specificatamente pensati per le persone sorde. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta venerdì 25 ottobre presso il complesso monumentale di San Francesco, sede del museo. Nell’occasione sono stati illustrati i nuovi strumenti di visita del “Museo inclusivo”, realizzati grazie alla collaborazione fra i settori Cultura e Parità e Antidiscriminazioni del Comune di Cuneo e l'Istituto dei sordi di Torino.
“Siamo molto soddisfatte di questa iniziativa – hanno commentato l’Assessora alla Cultura ed alle Pari Opportunità Cristina Clerico e l’Assessora alle Politiche sociali Paola Olivero – perché permette al nostro Museo di aprirsi verso un pubblico “nuovo”. Il nostro Ente ha inserito l’accessibilità come priorità in ogni azione amministrativa portata avanti, perché crediamo fermamente che l’inclusione sia lo strumento migliore per realizzare una città a misura di tutti. Ringraziamo quindi l’Istituto dei Sordi di Torino che, con grande competenza, ci ha permesso di individuare le strade migliori per rendere il museo sempre più accessibile”.
A gennaio 2021 la Città di Cuneo è diventata Nodo provinciale contro le discriminazioni, uno degli otto nodi della rete regionale istituita con la legge regionale 5 del 2016, promossa dalla Regione Piemonte e coordinata in collaborazione con Ires Piemonte. Il Nodo, oltre alle sue funzioni di accoglienza, orientamento, presa in carico delle persone segnalanti e gestione dei casi di discriminazione, ha compiti di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie sul territorio provinciale cuneese.
Sono pertanto state individuate, tra le finalità strategiche dell’Amministrazione Comunale, la promozione, programmazione e realizzazione di iniziative e attività culturali e sociali, nonché la valorizzazione delle risorse culturali e turistiche cittadine anche attraverso specifiche iniziative rivolte a target di pubblico con esigenze puntuali, come le persone con disabilità.
L’Istituto dei Sordi di Torino ha realizzato per il Museo Civico di Cuneo una segnaletica specifica di orientamento ai percorsi museali e un video introduttivo in lingua dei segni, che descrive il progetto e le caratteristiche del museo. La segnaletica, attraverso QR-code, rimanda ai video in lingua dei segni pubblicati sul sito internet del Comune di Cuneo e che illustrano le diverse anime del Museo: sezione archeologica, etnografica, storico-artistica.
“La resa accessibile del Museo Civico di Cuneo – ha dichiarato Enrico Dolza, Direttore dell’Istituto Sordi di Torino - è il coronamento di un percorso pluriennale che ha provato a modificare l’ambiente tutto, in modo da renderlo più accessibile e comprensibile a tutti, in primis alle persone sorde. Le azioni hanno riguardato la formazione del personale e la comunicazione dei contenti museali, con prodotti multimediali e multicodice, che prevedono l’uso simultaneo di lingua dei segni, italiano orale e scritta, immagini e video.”
Fonte: Città di Cuneo
Fotografa una situazione in chiaroscuro il report sulla «Ricognizione delle barriere architettoniche che ostacolano la libera circolazione, la socialità, l’assistenza delle persone con disabilità» realizzato dal Nodo provinciale antidiscriminazioni di Vercelli ed elaborato dall’Università del Piemonte Orientale, con il sostegno della Regione Piemonte nell'ambito delle attività realizzate dalla Rete regionale contro le discriminazioni.
Una ricerca, iniziata nel 2023 nell’ambito degli Stati generali della disabilità, alla quale hanno risposto 81 degli 83 Comuni del Vercellese, l’Asl e i Centri per l’impiego compilando questionari relativi alla mappatura delle barriere architettoniche. A presentare i risultati, di fronte a una platea di amministratori locali e rappresentanti del volontariato, sono Lella Bassignana, referente del Nodo Antidiscriminazioni, la docente universitaria Eliana Baici e il ricercatore Samuele Poy del Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica di Upo.
Un lavoro nato per fotografare lo stato di fatto a fronte di una legislazione in cui i principi non sono stati del tutto declinati in interventi strutturali.
Analizzando i dati raccolti, sono le scuole a essersi più prontamente dotate delle strutture necessarie: 111 delle 117 tra materne, elementari e medie di pertinenza comunale hanno la rampa per persone in carrozzina. Idem in 26 delle 27 superiori che fanno capo alla Provincia: locali dove gravitavano (nel 2022-2023) 546 studenti con disabilità. Il 75% delle scuole comunali e il 93% delle provinciali hanno l’ascensore, la possibilità di parcheggiare in stalli dedicati è prevista nel 79% delle primarie e nel 100% delle superiori.
Escono bene dalla ricerca i teatri comunali (il 78% è accessibile a persone con disabilità) e gli impianti sportivi, con una accessibilità al 95%. Per quanto riguarda le strutture Asl: 9 su 11 (l’82%) hanno rampa e ascensore, i parcheggi riservati sono censiti in 8 edifici su 11.
Qualche Comune, come Trino, ha realizzato un Peba, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche che comprende un’analisi dettagliata di uffici, viabilità, spazi pubblici, prendendo in esame interventi e costi per dare continuità a un’opera che è, prima di tutto, di rispetto della dignità umana.
«Le barriere strutturali e digitali sono causa di discriminazione - rileva Bassignana -, le buche, la mancanza di scivoli, ma anche di semafori sonori e piastrelle podo-tattili per le persone cieche, così come le auto parcheggiate sulle strisce pedonali o nei parcheggi riservati incidono sulla qualità della vita delle persone disabili da un punto di vista pratico e psicologico».