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La non discriminazione nel Programma della Presidenza italiana del Consiglio della UE

Il contrasto ad ogni forma di discriminazione trova spazio nel Programma della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. “La Presidenza”, si legge nel documento, “attribuisce grande importanza al principio di non discriminazione, come sancito dall’articolo 19 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, dall’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e come indicato nella Direttiva 2000/43/CE che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, nonché dalla Direttiva quadro sull’occupazione 2000/78/CE.

La Presidenza accorderà particolare attenzione alla necessità di rafforzare la non discriminazione, promuovendo una conferenza ad alto livello e portando avanti i negoziati in seno al Consiglio sulla Direttiva recante applicazione del principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale. Con specifico riguardo all’inclusione dei Rom, la Presidenza ospiterà la quarta riunione dei punti di contatto nazionali per i Rom al fine di rafforzare le iniziative concernenti l’attuazione delle strategie nazionali in conformità con il quadro UE. Inoltre, durante la Settimana per l’Occupazione, la Presidenza italiana intende concentrare l’attenzione sulla gestione della diversità”.

 

Maggiori informazioni sul Programma del semestre italiano di Presidenza possono essere trovate qui.