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Martedì 14 gennaio alle ore 11, nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte (piazza Piemonte 1) si terrà la conferenza conclusiva del progetto “Il Piemonte al mio fianco”, un’iniziativa promossa dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) – Consiglio Regionale del Piemonte, con il sostegno finanziario della Regione Piemonte e con il supporto della Rete Regionale contro le Discriminazioni.

Il progetto si è concentrato su aspetti nodali (e spesso problematici) della vita di una comunità, molto rilevanti per ogni cittadino, ma ancora più cruciali per chi convive con una disabilità. Tra questi, la sanità (un sistema incredibilmente complesso, che purtroppo talvolta tende a creare barriere proprio per quei cittadini che dovrebbero avere canali preferenziali), la scuola (con tutte le sfide e le criticità legate al sostegno), il contrasto alle discriminazioni, la protezione civile, l’uso delle nuove tecnologie.

Grazie al progetto è stato possibile, in tutti questi ambiti, intervenire con un lavoro concreto e di rete, fondato sulla formazione, la conoscenza, il confronto reciproco. La conferenza sarà occasione per raccontare i risultati del progetto, ma anche, più in generale, per tracciare un quadro dell’accessibilità in Piemonte e raccogliere spunti per ulteriori sviluppi.

Conclusi i lavori, è previsto un ulteriore momento di incontro e confronto, accompagnato da un light lunch.

 

Di seguito il programma della mattinata.

Conferenza Finale del Progetto “Il Piemonte al mio fianco”

Martedì 14 gennaio 2025, ore 11:00 - 13:00

Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte Piazza Piemonte n. 1 – Torino

Introduce e modera: Osvaldo Milanesio, Dirigente Settore Politiche per le pari opportunità, diritti e inclusione, Regione Piemonte

11:00 – Saluti istituzionali - Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e  Maurizio Marrone, Assessore Politiche sociali della Regione Piemonte

11:15 – Il progetto “Il Piemonte al mio fianco” - Franco Lepore, Presidente UICI Piemonte

11:30 – Fare rete per prevenire e contrastare le discriminazioni fondate sulla disabilità - Lella Bassignana, Referente Nodo contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli

11:40 – Accoglienza e accessibilità delle strutture sanitarie - Gianfranco Cassissa, Responsabile SS Formazione, Gestione delle Competenze e Qualità ASL CN1

11:50 – Protezione Civile e disabilità visiva per un soccorso e un’assistenza efficaci - Dario Colangelo, Presidente coordinamento del volontariato Protezione Civile della Provincia di Vercelli

12:00 – Azioni per migliorare l’inclusione scolastica - Enrica Scala, insegnante IC Marro di Villar Perosa (TO)

12:10 – Assistenza e consulenza tecnologica per migliorare l’autonomia - Valter Scarfia, Responsabile Comitato Informatico UICI Piemonte e Presidente UICI Alessandria

12:20 – Fare emergere e monitorare le discriminazioni - Silvia Venturelli, Referente antidiscriminazioni IRES Piemonte

12:30 – Dibattito e conclusioni

NB: Per accedere al Grattacielo della Regione Piemonte è necessario comunicare il proprio nominativo alla segreteria di UICI Piemonte:                            Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Telefono: 011 56 27 870

Clicca qui per scaricare il programma in formato pdf.

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Il decreto legislativo n. 62 del 2024 (in vigore dal 30 giugno 2024) ha aggiornato anche la terminologia in materia di disabilità, modificando la legge n. 104/1992, al fine di garantire il rispetto dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.

Di seguito si riporta integralmente il testo dell'art. 4, comma 1:

A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto:
a) la parola: «handicap», ovunque ricorre, è sostituita dalle seguenti: «condizione di disabilità»;
 
b) le parole: «persona handicappata», «portatore di handicap», «persona affetta da disabilità»,
«disabile» e «diversamente abile», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con
disabilità»;
 
c) le parole: «con connotazione di gravità» e «in situazione di gravità», ove ricorrono e sono riferite
alle persone indicate alla lettera b) sono sostituite dalle seguenti: «con necessità di sostegno elevato
o molto elevato»;
 
d) le parole: «disabile grave», ove ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con necessità di
sostegno intensivo».
Si rende quindi necessario conformarsi sia nella comunicazione (comunicati stampa, siti internet, ...) sia nell’attvità amministrativa (decretazione, provvedimenti, modulistica, ...).
 
 
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Il Museo Civico di Cuneo diventa sempre più inclusivo, grazie a percorsi di visita specificatamente pensati per le persone sorde. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta venerdì 25 ottobre presso il complesso monumentale di San Francesco, sede del museo. Nell’occasione sono stati illustrati i nuovi strumenti di visita del “Museo inclusivo”, realizzati grazie alla collaborazione fra i settori Cultura e Parità e Antidiscriminazioni del Comune di Cuneo e l'Istituto dei sordi di Torino. 

“Siamo molto soddisfatte di questa iniziativa – hanno commentato l’Assessora alla Cultura ed alle Pari Opportunità Cristina Clerico e l’Assessora alle Politiche sociali Paola Olivero – perché permette al nostro Museo di aprirsi verso un pubblico “nuovo”. Il nostro Ente ha inserito l’accessibilità come priorità in ogni azione amministrativa portata avanti, perché crediamo fermamente che l’inclusione sia lo strumento migliore per realizzare una città a misura di tutti. Ringraziamo quindi l’Istituto dei Sordi di Torino che, con grande competenza, ci ha permesso di individuare le strade migliori per rendere il museo sempre più accessibile”. 

A gennaio 2021 la Città di Cuneo è diventata Nodo provinciale contro le discriminazioni, uno degli otto nodi della rete regionale istituita con la legge regionale 5 del 2016, promossa dalla Regione Piemonte e coordinata in collaborazione con Ires Piemonte. Il Nodo, oltre alle sue funzioni di accoglienza, orientamento, presa in carico delle persone segnalanti e gestione dei casi di discriminazione, ha compiti di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie sul territorio provinciale cuneese.

Sono pertanto state individuate, tra le finalità strategiche dell’Amministrazione Comunale, la promozione, programmazione e realizzazione di iniziative e attività culturali e sociali, nonché la valorizzazione delle risorse culturali e turistiche cittadine anche attraverso specifiche iniziative rivolte a target di pubblico con esigenze puntuali, come le persone con disabilità. 

L’Istituto dei Sordi di Torino ha realizzato per il Museo Civico di Cuneo una segnaletica specifica di orientamento ai percorsi museali e un video introduttivo in lingua dei segni, che descrive il progetto e le caratteristiche del museo. La segnaletica, attraverso QR-code, rimanda ai video in lingua dei segni pubblicati sul sito internet del Comune di Cuneo e che illustrano le diverse anime del Museo: sezione archeologica, etnografica, storico-artistica. 

“La resa accessibile del Museo Civico di Cuneo – ha dichiarato Enrico Dolza, Direttore dell’Istituto Sordi di Torino - è il coronamento di un percorso pluriennale che ha provato a modificare l’ambiente tutto, in modo da renderlo più accessibile e comprensibile a tutti, in primis alle persone sorde. Le azioni hanno riguardato la formazione del personale e la comunicazione dei contenti museali, con prodotti multimediali e multicodice, che prevedono l’uso simultaneo di lingua dei segni, italiano orale e scritta, immagini e video.” 

Fonte: Città di Cuneo

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Fotografa una situazione in chiaroscuro il report sulla «Ricognizione delle barriere architettoniche che ostacolano la libera circolazione, la socialità, l’assistenza delle persone con disabilità» realizzato dal Nodo provinciale antidiscriminazioni di Vercelli ed elaborato dall’Università del Piemonte Orientale, con il sostegno della Regione Piemonte nell'ambito delle attività realizzate dalla Rete regionale contro le discriminazioni.

Una ricerca, iniziata nel 2023 nell’ambito degli Stati generali della disabilità, alla quale hanno risposto 81 degli 83 Comuni del Vercellese, l’Asl e i Centri per l’impiego compilando questionari relativi alla mappatura delle barriere architettoniche. A presentare i risultati, di fronte a una platea di amministratori locali e rappresentanti del volontariato, sono Lella Bassignana, referente del Nodo Antidiscriminazioni, la docente universitaria Eliana Baici e il ricercatore Samuele Poy del Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica di Upo.

Un lavoro nato per fotografare lo stato di fatto a fronte di una legislazione in cui i principi non sono stati del tutto declinati in interventi strutturali.

Analizzando i dati raccolti, sono le scuole a essersi più prontamente dotate delle strutture necessarie: 111 delle 117 tra materne, elementari e medie di pertinenza comunale hanno la rampa per persone in carrozzina. Idem in 26 delle 27 superiori che fanno capo alla Provincia: locali dove gravitavano (nel 2022-2023) 546 studenti con disabilità. Il 75% delle scuole comunali e il 93% delle provinciali hanno l’ascensore, la possibilità di parcheggiare in stalli dedicati è prevista nel 79% delle primarie e nel 100% delle superiori.

Escono bene dalla ricerca i teatri comunali (il 78% è accessibile a persone con disabilità) e gli impianti sportivi, con una accessibilità al 95%. Per quanto riguarda le strutture Asl: 9 su 11 (l’82%) hanno rampa e ascensore, i parcheggi riservati sono censiti in 8 edifici su 11.

Qualche Comune, come Trino, ha realizzato un Peba, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche che comprende un’analisi dettagliata di uffici, viabilità, spazi pubblici, prendendo in esame interventi e costi per dare continuità a un’opera che è, prima di tutto, di rispetto della dignità umana.

«Le barriere strutturali e digitali sono causa di discriminazione - rileva Bassignana -, le buche, la mancanza di scivoli, ma anche di semafori sonori e piastrelle podo-tattili per le persone cieche, così come le auto parcheggiate sulle strisce pedonali o nei parcheggi riservati incidono sulla qualità della vita delle persone disabili da un punto di vista pratico e psicologico».

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Il Punto informativo Cambalache, con il finanziamento del Nodo contro le discriminazioni della Provincia di Alessandria nell’ambito del Bando provinciale contro le discriminazioni (2022), ha realizzato nei mesi compresi tra maggio e settembre 2023 il progetto “Famiglie Straniere & Diritti”, con lo scopo di facilitare l’accesso dei nuclei famigliari di cittadini stranieri con minori con disabilità a servizi e prestazioni sociali - dalle diverse misure di welfare alla scuola, alla casa, ai servizi sanitari e socioassistenziali - prevenendo e contrastando eventuali discriminazioni istituzionali fondate su origine etnica, colore della pelle e nazionalità e/o disabilità, attribuite alla pubblica amministrazione o ad esercenti di pubblici servizi in Provincia di Alessandria.  

Dopo una prima fase di definizione del target e individuazione dei potenziali nuclei famigliari da coinvolgere nel percorso, il progetto ha previsto una serie di colloqui con le famiglie che hanno condotto al coinvolgimento attivo di 9 nuclei famigliari che hanno poi partecipato a due incontri formativi, divisi in tre gruppi, sull’accesso ai servizi e alle prestazioni sociali sul territorio della Provincia di Alessandria, con particolare riferimento ai servizi diretti ai nuclei famigliari e ai minori con disabilità. 

Il percorso si è concluso con un incontro di restituzione finale, durante il quale nella sede dell'associazione, sono stati presentati i risultati e i materiali prodotti, al fine di apportare riflessioni condivise e renderli il più possibili funzionali. In particolare è stata prodotta, in collaborazione con ASL AL, Nodo provinciale, CISSACA e ACLI, una scheda informativa in dieci lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, albanese, romeno, arabo, urdu, cinese e russo), volta a illustrare e spiegare agli utenti quali sono gli step per ottenere una dichiarazione di invalidità per i minori di 18 anni, e quali sono i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in diversi ambiti, come trasporti e lavoro, e in termini di sussidi economici. Uno strumento utile a famiglie, mediatori e mediatrici e operatori sanitari, per meglio dialogare con le persone interessate, abbattere le barriere linguistiche e migliorare nel complesso l’accesso ai servizi.

Per maggiori info e scaricare la scheda informativa clicca qui.

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Nell’ambito del progetto denominato “Il Piemonte al Mio Fianco” lo scorso 5 Settembre l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale di Novara e del Vco (UICI) ha organizzato, ospitando presso la propria sede di Corso Torino n. 8 a Novara, un incontro per presentare alle persone cieche e ipovedenti della zona, i servizi antidiscriminazione offerti dal Nodo provinciale contro le discriminazioni. Sono intervenuti l’Avv. Franco Lepore e il Sig. Pasquale Gallo, rispettivamente Presidente Uici regionale di Torino e territoriale Uici di Novara, oltre a Silvia Venturelli di Ires Piemonte e alle referenti del Nodo provinciale, Chiara Rondini e Silvia Fiori. Altresì, era presente all’incontro anche la socia Uici Pierangela Lino, oltre ad una decina di soci, collegati in remoto.

Per rafforzare la collaborazione l’Uici NovaraVco, ha deciso di aderire alla Rete provinciale contro le discriminazioni coordinata dal Nodo, rafforzando così l’obiettivo di dare voce a chi subisce discriminazioni e aggiungendo un tassello alle azioni volte ad implementare l’inclusività del territorio. Nel corso dell’incontro di presentazione, le varie persone sopra citate, hanno preso la parola, sottolineando il fatto che chiunque subisce una discriminazione, disservizio, ecc, deve segnalarlo al Nodo, in rispetto alla legge 67 del 2006, che tutela il pieno godimento dei diritti, oltre alla legge regionale 5/2016. Promuovere l’inclusione sociale e migliorare l’autonomia delle persone con disabilità visive: questo l’obiettivo del progetto “Il Piemonte al Mio fianco”, promosso dall’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti consiglio regionale del Piemonte, con il sostegno della Regione Piemonte nell’ambito del Piano triennale contro le discriminazioni, presentato lo scorso 16 febbraio a Torino, presso la sede del Palazzo della Regione.

Tra le azioni del progetto, è previsto un importante raccordo tra le sezioni territoriali Uici e i Nodi provinciali contro le discriminazioni, che operano sul territorio, ottemperando alla legge regionale 5/2016, con il coordinamento della Regione e Ires Piemonte. Questo incontro a Novara, segue gli incontri già realizzati ad Alessandria, Biella, Cuneo, Torino e Vercelli. Sul territorio novarese, il Nodo contro le discriminazioni è attivo presso la Provincia di Novara, in Piazza Matteotti n. 1.

Durante l’incontro si sono messe in risalto le tante difficoltà e ostacoli, costituite soprattutto da barriere architettoniche e anche barriere mentali, che le persone disabili visive incontrano nella loro quotidianità e che possono diventare delle vere e proprie discriminazioni, che si traducono in non inclusione delle persone con disabilità all’interno della nostra società

Il Nodo di Novara svolge attività di sportello antidiscriminazioni, mettendosi a disposizione per creare le condizioni utili a rimuovere le discriminazioni. Per fissare un appuntamento o chiedere informazioni telefonare dal lunedì al venerdì in orario 9-13 ai numeri 0321 378273 o 0321 378228 oppure scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

È anche possibile segnalare una discriminazione compilando questo modulo online.

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Il Comune di Cuneo dal 30 luglio 2024 aderisce alla Carta Europea della Disabilità, firmando una specifica convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Detta anche "Disability Card", la carta consente alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate. Può essere inoltre usata per confermare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici, sostituendo certificati e verbali cartacei.

La Carta Europea della Disabilità viene così a raccogliere tutta una serie di agevolazioni, molte delle quali già in essere, ma che vengono così riordinate e messe a sistema, per una più facile fruizione da parte di coloro che ne hanno diritto, in particolare in ambito sportivo (accesso agli impianti sportivi comunali, stadio del nuoto, palazzetto dello sport e stadio) e in ambito culturale (accesso ai musei e alla torre civica). Inoltre il Comune di Cuneo riconosce priorità nell'accesso ai propri uffici ed alle farmacie comunali ai titolari della Carta.

Sono  4 i Comuni piemontesi che ad oggi hanno sottoscritto la convenzione: oltre a Cuneo, avevano già aderito soltanto Alessandria, Susa e Omegna.

Fonte: Comune di Cuneo

Ulteriori informazioni sulla Disablity Card

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Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni di Vercelli ha organizzato, nell’ambito del progetto “Stati generali della disabilità”, un percorso formativo dedicato al ruolo di amministratore di sostegno (ADS) per la protezione giuridica delle persone con disabilità rivolto ad assistenti sociali, avvocati, avvocate e persone che operano nel settore di riferimento e che hanno intenzione di formarsi conoscere o espletare la delicata funzione di amministratore di sostegno. Questa è una figura chiave che può svolgere un ruolo importante nella prevenzione e nel contrasto di episodi di discriminazione fondata sulla disabilità.

Il corso, con il patrocinio dell'Ordine degli avvocati e dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, ha affrontato gli aspetti principali del ruolo di ADS, al fine di aiutare le e i professionisti e tutti gli altri soggetti coinvolti che vogliano operare con coscienza e consapevolezza ed in conformità col quadro normativo di riferimento, acquisendo e/o consolidando le norme e la prassi del settore.

Il corso, in modalità mista, si è articolato in 3 incontri di 3 ore ciascuno, per una durata totale di 9 ore. In particolare, la prima giornata (12 febbraio 2024) ha introdotto “Il ruolo e i poteri conferiti dal Giudice Tutelare. Compiti, responsabilità e motivazioni dell’Amministratore di Sostegno e il suo inquadramento giuridico”; la seconda (19 febbraio) si è concentrata su “Ascolto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario. Relazione tra Amministratore di Sostegno e beneficiario, con i familiari e i servizi”; infine la terza (26 febbraio) ha affrontato la “Cura della persona e del patrimonio del beneficiario. La relazione: comunicare in modo efficace e empatico. Il consenso informato ai trattamenti”. Durante gli incontri, introdotti da Lella Bassignana, referente del Nodo e moderati da Gianna Manferto, avvocata del Foro di Vercelli, sono intervente persone esperte in materia, tra cui il giudice tutelare, psicologhe dell'ASL, avvocate e assistenti sociali.

Il Nodo, dato l'interesse dimostrato, anche dalla partecipazione di circa 90 persone ad ogni incontro, sta pensando di organizzare una seconda edizione del corso per l’amministratore di sostegno, con un focus sul tema dell’utilizzo del linguaggio del corpo nei confronti della persona amministrata.

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Il progetto “Il Piemonte al mio fianco”, promosso dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) e sostenuto dalla Regione Piemonte nell'ambito del Pianto triennale contro le Discriminazioni, è iniziato con l’azione 5 (Sensibilizzazione). In particolare, grazie all'attiva collaborazione tra UICI, Ires e dei Nodi territoriali, sono stati organizzati degli incontri rivolti alle persone cieche e ipovedenti iscritte alle sezioni locali UICI in cui le referenti dei Nodi e di Ires hanno presentato il servizio antidiscriminazioni alle persone cieche e ipovedenti che vivono sui territori provinciali, dedicando particolare attenzione al riconoscimento delle discriminazioni fondate sulla disabilità, alle modalità di segnalazione ai Nodi e alle strategie di intervento per la prevenzione e il superamento delle stesse. Ad accogliere le persone partecipanti, sono intervenuti in ciascuna sede i e le rappresentanti delle sezioni locali di UICI insieme al presidente di UICI Piemonte avv. Franco Lepore.

La prima tranche è avvenuta presso i territori di Biella, Torino e Vercelli nelle rispettive sezioni locali di UICI. È stato un modo per rinsaldare relazioni di conoscenza e collaborazione e per formalizzare l’adesione di UICI alle reti locali. La seconda tranche è avvenuta nei territori di Cuneo e Alessandria, dove la sede locale UICI ha deciso di diventare Punto info, e il referente di Cuneo e la referente di Alessandria seguiranno il corso di formazione in partenza a metà aprile. L’esito in tutti gli incontri è stato positivo. Rimane da calendarizzare l’incontro sul territorio di Novara.

Inoltre, sui territori di Alessandria, Cuneo e Vercelli sono in avvio le attività formative attinenti all’azione 1 (Accoglienza e Accessibilità Sanitaria), all’azione 2 (Protezione Civile e Disabilità Visiva) e all’azione 3 (Inclusione Scolastica): la formazione sarà curata da UICI in accordo con i Nodi per garantire la connessione con il più ampio quadro di azioni di prevenzione e contrasto delle discriminazioni fondate sulla disabilità messe in atto dalla Rete regionale contro le discriminazione sui singoli territori.

Il progetto si concluderà il 31 dicembre 2024.

 

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Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 1000 partecipanti e una copertura mediatica straordinaria, torna a Torino il Disability Pride. L'evento, organizzato da molteplici organizzazioni e startup che si occupano di disabilità sul territorio torinese e piemontese, si svolgerà nel pomeriggio di sabato 20 aprile 2024 e vedrà sfilare i e le partecipanti per le vie del centro cittadino seguendo un percorso completamente nuovo, studiato appositamente per essere accessibile e accogliente per tutti e tutte. All'arrivo in piazza Vittorio è stato allestito un palco per lasciare spazio agli interventi delle associazioni organizzatrici, sponsor e istituzioni, tra cui il Nodo metropolitano contro le discriminazioni di Torino.

La manifestazione del Disability Pride porta anche a Torino la forte volontà di farsi vedere, conoscere e riconoscere da tutta la cittadinanza come persone disabili e neurodivergenti, per riaffermare la piena dignità delle diverse caratteristiche fisiche, sensoriali, intellettive e mentali di ognuno e ognuna ed eliminando le condizioni di svantaggio determinate da una società abilista che discrimina ed esclude chi non risponde agli standard comunemente accettati come normali e pienamente performanti.

L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Torino, Città metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Politecnico, Università di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. 

La locandina, il manifesto e la mappa interattiva del percorso sono disponibili QUI.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito del Disability Pride Network e alla Pagina FB del Disability Pride Torino.

Programma:
14:00 - Ritrovo presso Lungo Dora Savona (altezza Giardino Schiapparelli)
15:00 - Partenza direzione Corso XI Febbraio
16:30 - Arrivo in Piazza Vittorio

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