Gemma Garbi

Gemma Garbi

Il Nodo provinciale contro le discriminazioni di Vercelli, all'interno del progetto “Nulla di Noi senza di Noi – Non Parlate di Noi senza di Noi”, ha pubblicato la versione accessibile alle persone ipovedenti o cieche della Guida “Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari” (entrambe scaricabili al fondo), realizzata in collaborazione con Anffas nazionale e la sezione Provinciale di Vercelli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. 

La guida vuole far conoscere le opportunità che consentono alla persona con disabilità e a chi gli garantisce la necessaria assistenza un’effettiva inclusione sociale e, dunque, una corretta applicazione dei principi costituzionali di uguaglianza. In particolare, vengono affrontate le seguenti tematiche: Discriminazione e disabilità; Tutela giuridica; Scuola; Agevolazioni lavorative; Inserimento lavorativo.

Per maggiori informazioni visita il sito del Nodo di Vercelli.

Testi allegati:

pdfGuida Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari

pdfversione accessibile_Guida Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari

 

 

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Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni di Torino ha organizzato un pomeriggio di formazione e confronto per tutti i Punti informativi sulle comunità rom e sinte, con un approfondimento sulla genesi dei campi e sulla condizione in emergenza abitativa, e sulle forme di pregiudizio, esclusione e discriminazione più diffuse. L'incontro, tenutosi il 5 ottobre 2023 presso i locali dell'Associazione culturale Comala, è stato introdotto da Antonella Ferrero e Martina Zamboni (referenti del Nodo metropolitano) e sono intervenuti Carlo Stasolla (coordinatore dell'Associazione 21 luglio), Relica Planinic K. (educatrice professionale e socia della Cooperativa Animazione Valdocco), Rambo Halilovic (educatore che lavora con i minori italiani e stranieri).
 
La Città metropolitana ha da poco siglato proprio con l'Associazione 21 luglio un protocollo di intesa finalizzato alla costruzione di un coordinamento metropolitano con i Comuni in cui sono presenti insediamenti.
 
Chi volesse approfondire il tema, può consultare il seguente sito: https://www.ilpaesedeicampi.it/
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E' stata presentata ieri alla Biblioteca Nazionale in Piazza Carlo Alberto, 3 a Torino, la Relazione annuale “Comprendere per rispondere: dalle crisi la spinta verso un futuro sostenibile", a cura di IRES Piemonte, al cui interno è possibile trovare una sintesi del report "Le discriminazioni in Piemonte: cresce l'emersione del fenomeno", di Giovanna Spolti e Silvia Venturelli, che contiene l'analisi per l'anno 2022 dell'emersione del fenomeno delle discriminazioni, monitorate dalla Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte.

La Rete regionale, riconosciuta dalla Legge regionale 5/2016, ha compiti di prevenzione e contrasto delle discriminazioni e assistenza alle vittime, attraverso azioni di moral suasion e di conciliazione tra le parti finalizzata ad ottenere la rimozione spontanea della discriminazione. E' strutturata in 3 livelli con differenti soggetti e funzioni: 1 Centro regionale contro le discriminazioni (in capo alla Regione Piemonte ); 8 Nodi territoriali contro le discriminazioni (uno per ciascun territorio provinciale e metropolitano); oltre 160 Punti informativi (attivati da enti pubblici e privati sul territorio, andando a costituire il massimo livello di prossimità). Nel Piano triennale contro le discriminazioni 2022-24 la Regione ha confermato la centralità della Rete come presidio antidiscriminatorio nella strategia di prevenzione e contrasto.

Nel 2022 la Rete regionale ha rilevato 301 segnalazioni, confermando la tendenza in crescita degli ultimi anni. I principali ambiti in cui si sono verificate le discriminazioni rilevate dalla Rete si confermano essere anche nel 2022 il lavoro (24%) e la casa (18%). Seguono gli ambiti relativi a vita pubblica (13%), scuola e istruzione (11%), servizi pubblici (10%) e tempo libero (7%). Rispetto ai diversi fattori di cui si occupa la Rete, i casi rilevati riguardano prevalentemente le discriminazioni fondate su origine etnica, colore della pelle e nazionalità (38%), disabilità (25%), orientamento sessuale e identità di genere (17%) e sesso (16%). Nel report sono riportati alcuni casi-tipo rilevati, come ad esempio: insulti razzisti subiti da persone straniere da parte di colleghi sul luogo di lavoro; mancata adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) da parte di molti Comuni; richiesta di pagamento, da parte di alcuni Comuni, di quote aggiuntive maggiorate alle famiglie di bambini e bambine con disabilità per l’accesso ai centri estivi; difficoltà in ambito famigliare segnalate da alcuni giovani gay e lesbiche a seguito del proprio coming out; persone transessuali che hanno ricevuto un demansionamento sul luogo di lavoro a seguito del processo di transizione.

Per leggere la versione integrale del paper “Le discriminazioni in Piemonte: cresce l'emersione del fenomeno” clicca qui.

La Regione Piemonte, con DGR del 30 ottobre 2023, n. 13-7613, ha recepito le "Linee Guida delle Regioni e delle Province Autonome relative ai requisiti di accesso ai corsi di formazione per professioni e attività regolamentate" (testo scaribile al fondo), adottate dalla Conferenza delle Regioni nel marzo del 2023, con lo scopo di rendere omogenei i criteri di accesso alla formazione regionale professionale e di semplificare i requisiti e la documentazione richiesta in caso di titolo di studio estero, soprattutto per quanto riguarda le persone titolate di protezione internazionale.

Le Linee Guida prevedono, in ambito extra-EU (e assimilati), che quando per l’accesso ai corsi è necessario il possesso del titolo di scuola Secondaria di Primo grado (ex terza media), le persone cittadine non comunitarie potranno produrre la dichiarazione di valore, mentre per chi è titolare di protezione internazionale sarà sufficiente la traduzione asseverata del titolo di studio. Nel caso in cui per l’accesso al corso sia necessario il titolo di scuola Secondaria di Secondo grado (diploma di maturità), tutte le persone candidate con titolo di studio estero potranno produrre alternativamente la dichiarazione di valore o l’attestato di comparabilità rilasciato dal CIMEA, mentre chi è titolare dello status di protezione internazionale potrà depositare il titolo con traduzione asseverata.

Per ulteriori informazioni e materiali sul tema:
-Progetto FattiRiConoscere: https://www.piemonteimmigrazione.it/lp/fattiriconoscere
-A Pieno Titolo ONLUS - Sportello: https://apienotitolo.org/contatti/

pdfDGR 13-7613 del 30/10/2023 Linee Guida formazione professionale

 

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