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E' stata approvata dal Consiglio regionale del Piemonte, ed entrerà in vigore dal prossimo 28 febbraio 2024, la Legge regionale 5 febbraio 2024, n. 1, “Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche”. La legge si compone di 11 articoli, rispetto ai quali si evidenziano di seguito in sintesi alcuni aspetti, con particolare riferimento ai PEBA Piani per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche, di cui la Rete regionale contro le discriminazioni si è più volte occupata sottolineando il fatto che, pur in presenza di un obbligo normativo vigente da oltre 30 anni, la maggior parte dei Comuni piemontesi non ha elaborato e adottato il PEBA, di fatto attuando una condotta discriminatoria indiretta in forma collettiva nei confronti delle persone con disabilità.

L'articolato della legge appena approvata, in sintesi, prevede:

  • Articolo 1 Finalità
  • Articolo 2 Definizioni
  • Articolo 3 Ambito di applicazione: a) edifici e locali pubblici e di uso pubblico; b) aree e percorsi pedonali urbani; c) parcheggi; d) parchi e altre aree naturali protette, siti UNESCO (...); e) mezzi di trasporto pubblico di persone; f) strutture e impianti fissi connessi all’esercizio dei trasporti pubblici; g) strutture e impianti di servizio di uso pubblico; h) luoghi di culto; i) segnali ottici, acustici e tattili da utilizzare negli ambienti di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), g) e h); l) servizi digitali dei soggetti pubblici.
  • Articolo 4 Censimento degli edifici pubblici: in sintesi, la Regione promuove il censimento degli edifici pubblici interessati da interventi per l’abolizione delle barriere architettoniche, delega tale censimento ai Comuni sulla base di modalità di rilevazione approvate dalla Giunta regionale entro 6 mesi dall’entrata in vigore della presente legge. 
  • Articolo 5 Principi di progettazione e modalità di attuazione delle opere edilizie, caratteristiche dei mezzi di trasporto pubblico
  • Articolo 6 Registro telematico dei piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche: in sintesi, la Regione detta disposizioni per la redazione e la revisione dei PEBA; entro 1 anno dall’approvazione della legge, istituisce il registro regionale telematico dei PEBA, al fine di monitorarne e promuoverne l’adozione; entro 180 giorni dall’approvazione della legge, predispone le linee guida con i contenuti minimi per la corretta applicazione dei PEBA o dei Piani di accessibilità urbana da parte dei comuni; l’avvenuta adozione del PEBA da parte del comune costituisce requisito preferenziale per la partecipazione ai bandi regionali; in caso di mancata adozione del PEBA da parte degli enti locali, la Regione provvede a nominare un commissario (così come previsto dalla normativa nazionale dal 1986: legge 41/1986, articolo 32, commi 21 e 22).   
  • Articolo 7 Disability manager: "1. La figura del disability manager svolge le funzioni di cui all’articolo 39 ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) e di cui all’articolo 5 della legge regionale 12 febbraio 2019, n. 3 (Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità), con particolare attenzione ai problemi riguardanti l’accessibilità ai luoghi di lavoro. 2. I disability manager di cui al comma 1, si coordinano con il disability manager della Regione per lo svolgimento delle funzioni a loro assegnate."
  • Articolo 8 Criteri di premialità per interventi pubblici: il 2% dei contributi erogati dalla Regione a enti pubblici operanti sul territorio regionale per la realizzazione di lavori pubblici, sarà finalizzato alla redazione del PEBA, se non già adottato, oppure alla sua attuazione.
  • Articolo 9 Sensibilizzazione sull’accessibilità degli ambienti di lavoro
  • Articolo 10 Relazione al Consiglio regionale e attività di informazione: la Regione, entro il 30 giugno di ogni anno, presenta al Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione della presente legge; istituisce un centro per la consulenza e la raccolta di documentazione in materia di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche, al fine di informare e sensibilizzare gli amministratori comunali con particolare riguardo alla redazione dei PEBA.
  • Articolo 11 Clausola di invarianza finanziaria: dalla presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

 Di seguito si ricapitolano in sintesi i prossimi passi previsti per dare attuazione alla nuova legge regionale:

  • la Regione istituisce un centro per la consulenza e la raccolta di documentazione in materia di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche (non è specificata una scadenza precisa)
  • entro il 5 agosto 2024: la Regione predispone le linee guida con i contenuti minimi per la corretta applicazione dei PEBA o dei Piani di accessibilità urbana da parte dei Comuni
  • entro il 28 agosto 2024: la Regione approva le modalità di rilevazione che i Comuni dovranno utilizzare per il censimento degli edifici pubblici
  • entro il 5 febbraio 2025: la Regione istituisce il Registro telematico dei PEBA
  • in caso di mancata adozione del PEBA da parte degli enti locali, la Regione provvede a nominare un commissario
  • entro il 30 giugno di ogni anno: la Regione presenta al Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione della legge.

 Il testo completo e ufficiale della Legge regionale 5 febbraio 2024 n. 1, “Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche” è disponibile sul sito del Consiglio regionale del Piemonte a questo link oppure nella versione pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte in data 8 febbraio 2024 disponibile qui in formato pdf.

Per incentivare l'adozione dei PEBA da parte dei Comuni, nel 2023 la Regione ha pubblicato un avviso pubblico per distribuire le risorse stanziate dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale hanno partecipato 379 Comuni piemontesi: maggiori informazioni sul bando sono disponibili qui.

 

Si è svolta oggi in presenza a Torino, presso la sede di IRES Piemonte, la riunione di coordinamento mensile della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte. Presenti il Centro regionale, operante in Regione con la collaborazione di IRES Piemonte, e i Nodi territoriali attivati e gestiti dalle Province di Alessandria, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, dalla Città metropolitana di Torino e dalla Città di Cuneo.

Tra i molti temi affrontati, il monitoraggio delle segnalazioni di discriminazioni raccolte nel corso del 2023 (i dati definitivi, raccolti dai Nodi ed elaborati da IRES, saranno disponibili da maggio/giugno), il perfezionamento degli strumenti di raccolta dati, la pianificazione delle attività informative e formative per l'anno in corso.

Molto spazio è stato dedicato al confronto e scambio tra territori sia sulla gestione di situazioni specifiche sia sull'adozione di azioni congiunte di prevenzione e contrasto, in linea con quanto previsto dal Piano triennale contro le discriminazioni 2022-24.

 

Una cerimonia di consegna delle targhe di riconoscimento ai 18 punti informativi contro le discriminazioni presenti sul territorio provinciale novarese si è svolta nella mattinata di oggi, mercoledì 31 gennaio 2024, presso la sede della Provincia di Novara.

<<L’obiettivo della Provincia di Novara – spiega la consigliera delegata alle Pari opportunità Annaclara Iodice – è il rilancio del servizio, pensato e condiviso con Regione Piemonte e Ires Piemonte e con il supporto della cooperativa Aurive, vincitrice del concorso di idee indetto dalla Provincia per la valorizzazione dello stesso servizio, per segnalare situazioni potenzialmente discriminatorie, dando ascolto e assistenza alle persone, su tutto il territorio. Sono infatti 18 i punti informativi accessibili nel Novarese a disposizione della cittadinanza, che si trovano presso Pubbliche Amministrazioni, Consorzi socio-assistenziali, associazioni, Enti formativi, organizzazioni sindacali, Istituti scolastici e, in particolare ad Arona con Enaip, a Borgomanero con Ciss, Enaip, Cgil, Mamre, Apl, a Castelletto Ticino con Cisas, a Galliate con Fondazione “Apri le braccia”, Novara con Comune, Apl, Enaip, Filos, NovarArcobaleno, Cgil, Uil, cooperativa “il Frutteto”, Iti “Omar”, Liberazione e speranza>>.

Tutti i Punti informativi hanno almeno una persona referente formata come "operatore/operatrice antidiscriminazioni" grazie alla partecipazione ad appositi percorsi formativi riconosciuti dalla Regione Piemonte, l'ultimo dei quali si è svolto proprio a Novara nel 2022, promosso dal Nodo provinciale contro le discriminazioni con il sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione con IRES Piemonte e con il supporto operativo di Enaip.

Questa iniziativa è inserita all’interno delle azioni di consolidamento e promozione della Rete provinciale contro le discriminazioni. <<La collaborazione tra la Provincia di Novara e Aurive – precisa Iodice  - intende facilitare la riconoscibilità di questi punti informativi, aggiornando la mappatura degli Enti, dei referenti e degli spazi disponibili, accompagnando questo processo con la condivisione di momenti formativi, materiali, eventi di sensibilizzazione, con l’obiettivo di semplificare comunicazioni e segnalazioni. Come abbiamo già avuto modo di spiegare in passato, la Rete regionale contro le discriminazioni, con la quale la Provincia di Novara ha portato avanti diversi percorsi progettuali, ha una funzione centrale come soggetto-chiave della strategia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni ed è organizzata in Piemonte in otto Nodi provinciali che attualmente garantiscono la presenza di oltre 160 punti informativi.  I Nodi hanno, tra i loro compiti fondamentali, quello di accogliere le persone che segnalano le discriminazioni, gestire i casi e monitorare il fenomeno sul proprio territorio di competenza>>.

<<La strategia adottata dalla Provincia di Novara – aggiunge Iodice - prevede il coinvolgimento di tutti i punti informativi che si occupano di inviare segnalazioni al Nodo Antidiscriminazione, degli Enti rete che promuovono e diffondono le attività del servizio, degli operatori comunali a contatto il pubblico nei vari uffici, ma soprattutto della cittadinanza. Le azioni intraprese e coordinate da Aurive saranno funzionali ad avviare un percorso di accessibilità, formazione e informazione che consentirà al Nodo provinciale contro le discriminazioni, di dotarsi di strumenti efficaci per la segnalazione delle discriminazioni e di un kit di comunicazione per raccontare e promuovere il servizio alla cittadinanza. L’azione di facilitazione sarà ulteriormente rafforzata dalla sensibilizzazione degli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado del territorio che vedrà protagonisti referenti e educatori di alcuni dei punti informativi e stakeholder territoriali con esperienza diretta in tema di discriminazione. Gli incontri saranno organizzati in conferenze collaborative, secondo un format condiviso, basato su testimonianze significative che consentiranno ai relatori di affrontare tematiche complesse legate a situazioni discriminatorie>>.

Per maggiori informazioni e per rimanere aggiornati sulle attività del Nodo contro le discriminazioni della Provincia di Novara, si rimanda alla pagina dedicata sul sito della Provincia di Novara, sezione Pari opportunità.

Si è concluso oggi il percorso formativo online dedicato alle discriminazioni fondate sulla disabilità, organizzato dal Nodo provinciale gestito dalla Città di Cuneo, in collaborazione con IRES Piemonte, e rivolto ai soggetti aderenti alla Rete provinciale contro le discriminazioni di Cuneo.

Tre gli incontri organizzati tra dicembre e gennaio, nel corso dei quali sono stati affrontati aspetti generali (definizioni, normativa nazionale europea e internazionale, casistica) e ambiti specifici: barriere architettoniche e accessibilità degli spazi ed edifici pubblici e privati, e diritto all'inclusione scolastica con vari riferimenti alle discriminazioni che possono derivare dall'inadeguata redazione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI), dall'inadeguatezza del trasporto scolastico, dall'esclusione da visite di istruzione o altre attività.

Obiettivo del percorso è il miglioramento delle competenze sulle discriminazioni fondate sulla disabilità tra i soggetti aderenti alla Rete, per accrescere la capacità di riconoscerle e conseguentemente agire sia per prevenirle sia per rimuoverle. La docenza è stata affidata a Gaetano De Luca, avvocato esperto in diritto antidiscriminatorio per le persone con disabilità, che ha dialogato con Silvia Venturelli, esperta in diritti e pari opportunità e coordinatrice della Rete regionale contro le discriminazioni.

Questo percorso si inserisce nel più ampio quadro di attività formative dedicate al superamento delle discriminazioni fondate sulla disabilità realizzate dal Nodo di Cuneo, che l'11 dicembre 2023 aveva organizzato un incontro in presenza rivolto al personale interno del Comune di Cuneo.

 

Si svolgerà in presenza ad Asti il percorso di formazione sulla parità di genere per insegnanti delle scuole dell'infanzia e primarie, traguardo importante che conclude un importante lavoro portato avanti negli ultimi anni dal Nodo di Asti contro le discriminazioni, gestito dal Comune di Asti, ed è organizzato in collaborazione con l'associazione Genitorinsieme e con la Biblioteca Astiense e con il supporto organizzativo di Enaip. Il percorso ha una durata totale di 9 ore, articolate in 3 incontri di 3 ore ciascuno, come da programma di seguito riportato.
 
"Educare liberi da stereotipi. Proposte per promuovere la parità di genere, fin dall’infanzia”
 
Programma
venerdì 19 gennaio 2024, 14:30 - 17:30 Stereotipi, pregiudizi, discriminazioni: come nasce la differenza
sabato 20 gennaio 2024, 9:30 - 12:30 “Il ministro è diventata mamma”: il sessismo nella lingua italiana
sabato 20 gennaio 2024, 14:30 - 17:30 Verso nuovi immaginari di genere: libri per l’infanzia a “stereotipi zero"
 
Asti, presso l'aula magna di Uni Astiss, Piazzale Fabrizio de Andrè (raggiungibile a piedi dalla stazione ferroviaria in 15 minuti)
 
Docente: Prof. ssa Irene Biemmi.
 
Il percorso formativo è rivolto in modo mirato alle e ai docenti delle scuole dell'infanzia e scuole primarie astigiane e degli altri territori piemontesi ma è aperto alla partecipazione - come uditori - di tutti i Punti Informativi e soggetti aderenti alla Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte. Sarà rilasciato attestato di frequenza utile per le/i docenti per richiedere il riconoscimento dei crediti formativi (a chi avrà frequentato almeno i 2/3).
 
La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria entro il 14/01/2024 compilando il seguente modulo online
Per informazioni: 0141 399525 - 329 2106264
 
Locandina: 

Il Nodo provinciale contro le discriminazioni di Asti presenterà il giorno 6 dicembre 2023 alle ore 14:30 il documentario “Via dell'Abitare”, realizzato nell'ambito delle attività del Nodo di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie.

L'evento è finalizzato alla sensibilizzazione e al confronto sul tema dell’abitare attraverso la realizzazione di un video-documentario nel quale vengono messi in risalto non solo gli aspetti sociologici e antropologici, ma anche le esperienze di proprietari e inquilini che, nonostante le criticità, sono riusciti ad ottenere una soluzione abitativa anche attraverso il sostegno del Comune di Asti.

L'evento si svolgerà presso:

Cinema Sala Pastrone - via Teatro Alfieri, 2 - Asti

sarà gratuito e aperto alla cittadinanza, a libero accesso fino ad esaurimento posti.

 

Il programma dell'evento è il seguente (locandina scaricabile al fondo della pagina): 

14:00-14:30: Accoglienza e registrazione partecipanti

14:30: Saluti e introduzione: Dott. Giolito Roberto - Dirigente Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi educativi, Comune di Asti

14:45: La Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte: D.ssa Venturelli Silvia - Ricercatrice IRES Piemonte

15:00: C.A.S.A. Agenzia Sociale per la Locazione: Lovisolo Ornella - Funzionaria Responsabile Servizio Casa e Lavoro, anziani e disabili, servizio civile, Comune di Asti 

15:15: La realizzazione del Progetto "Via dell'Abitare": A.S. Piasentin Mikaela, Cooperativa Progetto A

15:30: Visione Documentario "Via dell'Abitare" a cura di Alessio Mattia

16:30: Dibattito - Modera la D.ssa A.S. Gai Cristina, Funzionaria Responsabile del Servizio Famiglia e minori, adulti e segretariato sociale, referente Nodo provinciale contro le discriminazioni di Asti

17:30:  Fine lavori

 

Locandina: 

pdfLocandina presentazione documentario Via dell'Abitare

 

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E' stato pubblicato dalla Regione Piemonte l'elenco dei Comuni piemontesi che saranno finanziati per la realizzazione del P.E.B.A., il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, entro il 31 dicembre 2024. I Comuni che hanno presentato domanda rispondendo al bando regionale sono stati in totale 379, di cui 130 finanziati integralmente e 1 parzialmente, a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, pari a 865.118 euro. Si tratta di fondi statali, distribuiti alle Regioni, derivanti da un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, precisamente dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, che mira a incentivare la progettazione dei Piani.

I P.E.B.A., ovvero i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, sono gli strumenti pensati per monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutte le persone. Introdotti nel 1986, con l’articolo 32, comma 21, della legge n. 41, e integrati con l’articolo 24, comma 9, della legge 104 del 1992, che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani, sono lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio. I Piani, di cui ogni Comune dovrebbe essersi dotato già dal 1987, sono tesi a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e possono riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano).

I Comuni vincitori del bando regionale sono così distribuiti sugli 8 territori provinciali:

  • Torino 56 (su 312 Comuni presenti sul territorio metropolitano torinese)
  • Cuneo 32 (su 247)
  • Novara 12 (su 87)
  • Asti 11 (su 117)
  • Biella 8 (su 74)
  • Alessandria 5 (su 187)
  • Vercelli 4 (su 82)
  • Verbano Cusio Ossola 3 (su 74)

Questa la situazione degli 8 capoluoghi provinciali piemontesi: solo la Città di Cuneo ha già elaborato e adottato il Piano ad aprile 2022. I Comuni di Alessandria, Asti, Biella, Novara e Torino hanno presentato domanda e sono stati finanziati impegnandosi quindi ad elaborare e adottare il PEBA entro il 31 dicembre 2024, mentre Verbania e Vercelli non hanno il PEBA e non hanno partecipato al bando. 

Va ricordato che, come stabilito dal Tribunale di Roma sul caso del Comune di Pomezia (gennaio 2023) e come ribadito dal Tribunale di Civitavecchia sul caso del Comune di Santa Marinella (ottobre 2023), la mancata adozione e approvazione del P.E.B.A. da parte delle amministrazioni comunali rappresenta una condotta discriminatoria indiretta attuata in forma collettiva nei confronti delle persone con disabilità.

Ulteriori informazioni sul bando e sui vincitori sono disponibili nella sezione dedicata sul sito della Regione Piemonte:

 

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