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Il Nodo provinciale contro le discriminazioni di Vercelli, all'interno del progetto “Nulla di Noi senza di Noi – Non Parlate di Noi senza di Noi”, ha pubblicato la versione accessibile alle persone ipovedenti o cieche della Guida “Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari” (entrambe scaricabili al fondo), realizzata in collaborazione con Anffas nazionale e la sezione Provinciale di Vercelli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. 

La guida vuole far conoscere le opportunità che consentono alla persona con disabilità e a chi gli garantisce la necessaria assistenza un’effettiva inclusione sociale e, dunque, una corretta applicazione dei principi costituzionali di uguaglianza. In particolare, vengono affrontate le seguenti tematiche: Discriminazione e disabilità; Tutela giuridica; Scuola; Agevolazioni lavorative; Inserimento lavorativo.

Per maggiori informazioni visita il sito del Nodo di Vercelli.

Testi allegati:

pdfGuida Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari

pdfversione accessibile_Guida Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari

 

 

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Inizierà martedì 14 novembre 2023 il nuovo corso di formazione e aggiornamento in diritto antidiscriminatorio rivolto alle avvocate e avvocati iscritti a tutti gli Ordini piemontesi che intendono iscriversi (o mantenere l'iscrizione) agli elenchi degli avvocati e avvocate esperti/e in diritto antidiscriminatorio che possono accedere al Fondo regionale per la tutela legale. Tali elenchi aggiornati sono disponibili qui. 
 
Il corso è promosso e organizzato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino e dal Comitato Pari Opportunità, con il sostegno della Regione Piemonte.
 
Si svolge in modalità mista, in presenza a Torino (indirizzo disponibile nel programma scaricabile a fondo pagina) e a distanza su piattaforma Zoom, ed è articolato in 7 incontri + prova pratica finale obbligatoria:
 
  • 14 novembre 2023, ore 14.30-18.30: Lezione introduttiva + La discriminazione per età
  • 20 novembre 2023, ore 14.30-17.30: La discriminazione per disabilità
  • 4 dicembre 2023, ore 14.30-17.30: La discriminazione per motivi sindacali e novità sulla discriminazione di genere in ambito lavorativo
  • 16 gennaio 2024, ore 14.30-17.30: La discriminazione di genere
  • 30 gennaio 2024, ore 14.30-17.30: La discriminazione per etnia e motivi religiosi
  • 6 febbraio 2024, ore 14.30-17.30: La discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere
  • 13 febbraio 2024, ore 14.30-17.30: Discriminazioni multiple e intersezionali
+ prova pratica obbligatoria - in presenza - 28 o 29 febbraio 2024, ore 14.30-16.30
 
Per partecipare è necessario iscriversi sul programma RICONOSCO.
 
Per ulteriori informazioni e per visionare il programma completo si rimanda al sito del COA di Torino.

E’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale n. 232 del 4 ottobre 2023 il decreto 10 agosto 2023 della Presidenza del consiglio dei ministri, Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità sui criteri di riparto del contributo di 100 milioni di euro in favore delle regioni a stututo ordinario per l’anno 2023 e modalità di monitoraggio del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.

Le Regioni provvedono ad attribuire il suddetto contributo a Città metropolitane e Province che esercitano le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni e alunne con disabilità. Il riparto ministeriale prevede un totale di € 7.881.258 per il territorio regionale piemontese, così suddivise tra le 8 province: 

  • Alessandria: € 612.748
  • Asti: € 404.923
  • Biella: € 349.950
  • Cuneo: € 1.232.201
  • Novara: € 710.627
  • Torino: € 3.837.387 
  • Verbano Cusio Ossola: € 339.224
  • Vercelli: € 394.197

Una novità introdotta dal decreto riguarda la scheda di monitoraggio che dovranno compilare i Comuni beneficiari delle risorse, a decorrere dal 2023, ai soli fini della successiva definizione degli obiettivi di servizio. La scheda di monitoraggio, pubblicata annualmente a cura della Commissione tecnica per i fabbisogni standard entro i quindici giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di riparto nella Gazzetta ufficiale, è disponibile qui: scheda di monitoraggio e rendicontazione 2023.

Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni di Torino ha organizzato un pomeriggio di formazione e confronto per tutti i Punti informativi sulle comunità rom e sinte, con un approfondimento sulla genesi dei campi e sulla condizione in emergenza abitativa, e sulle forme di pregiudizio, esclusione e discriminazione più diffuse. L'incontro, tenutosi il 5 ottobre 2023 presso i locali dell'Associazione culturale Comala, è stato introdotto da Antonella Ferrero e Martina Zamboni (referenti del Nodo metropolitano) e sono intervenuti Carlo Stasolla (coordinatore dell'Associazione 21 luglio), Relica Planinic K. (educatrice professionale e socia della Cooperativa Animazione Valdocco), Rambo Halilovic (educatore che lavora con i minori italiani e stranieri).
 
La Città metropolitana ha da poco siglato proprio con l'Associazione 21 luglio un protocollo di intesa finalizzato alla costruzione di un coordinamento metropolitano con i Comuni in cui sono presenti insediamenti.
 
Chi volesse approfondire il tema, può consultare il seguente sito: https://www.ilpaesedeicampi.it/
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Fino al 27 ottobre le scuole primarie e secondarie di primo grado piemontesi possono presentare progetti finalizzati a prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo da realizzare nell'anno scolastico 2023-24.

Le azioni progettuali devono essere rivolte a studenti e studentesse, con l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità, il rispetto alla dignità della persona, la valorizzazione delle diversità, il contrasto di ogni forma di discriminazione, la promozione dell'educazione civica digitale, la tutela dell'integrità psicofisica, l'utilizzo consapevole delle tecnologie informatiche e della rete internetI progetti dovranno raggiungere obiettivi educativi e didattici volti a garantire un sistema di sviluppo della personalità e soffermarsi sullo “star bene” a scuola anche attraverso la promozione delle relazioni tra pari. In ambito didattico la scuola dovrebbe favorire un apprendimento significativo, in cui lo studente diventi il protagonista attivo, creando un ambiente di confronto, dove emerga la consapevolezza del fare parte di una comunità in cui è possibile trovare figure professionali pronte a sostenere gli studenti che vivono una situazione di disagio. Oltre alla prevenzione, si sottolinea l'importanza di prevedere la creazione di modalità di approccio alla manifestazione dei casi di bullismo e di cyberbullismo, tale da strutturare un sistema condiviso all’interno dell’istituto, promuovendo la conoscenza di questa opportunità.  

Destinatari: istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado statali e paritarie del Piemonte

Dotazione finanziaria: totale euro 200.000 (150.000 euro per le statali e 50.000 euro per le paritarie), ogni istituzione scolastica statale o ente gestore per la scuola paritaria potrà presentare un solo progetto che, se ammesso a contributo, potrà ottenere un contributo massimo complessivo di 5.000 euro

Scadenza: venerdì 27 ottobre ore 23.59

Maggiori informazioni sul sito della Regione Piemonte.

La sentenza della Cassazione depositata il 16 agosto 2023 conclude una vicenda iniziata nel 2016, quando, per contrastare l’assegnazione di 32 richiedenti asilo a un centro di assistenza messo a disposizione da una parrocchia di Saronno (MI), la Lega aveva convocato una manifestazione affiggendo cartelli con il seguente testo “Saronno non vuole i clandestini. Vitto, alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo, ai saronnesi tagliano le pensioni e aumentano le tasse, Renzi e Alfano complici dell’invasione”.

ASGI e NAGA avevano agito in giudizio avanti il Tribunale di Milano contro la Lega (locale e nazionale) affermando che qualificare i richiedenti asilo come clandestini costituisce “molestia discriminatoria” cioè un comportamento idoneo a offendere la dignità della persona e a creare un clima umiliante, degradante e offensivo.

La Cassazione ha stabilito in via definitiva che si tratta di una molestia discriminatoria e ha condannato la Lega al risarcimento del danno.
 
Tutte le informazioni e il testo della sentenza sono disponibili sul sito di ASGI.

E' stata presentata ieri alla Biblioteca Nazionale in Piazza Carlo Alberto, 3 a Torino, la Relazione annuale “Comprendere per rispondere: dalle crisi la spinta verso un futuro sostenibile", a cura di IRES Piemonte, al cui interno è possibile trovare una sintesi del report "Le discriminazioni in Piemonte: cresce l'emersione del fenomeno", di Giovanna Spolti e Silvia Venturelli, che contiene l'analisi per l'anno 2022 dell'emersione del fenomeno delle discriminazioni, monitorate dalla Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte.

La Rete regionale, riconosciuta dalla Legge regionale 5/2016, ha compiti di prevenzione e contrasto delle discriminazioni e assistenza alle vittime, attraverso azioni di moral suasion e di conciliazione tra le parti finalizzata ad ottenere la rimozione spontanea della discriminazione. E' strutturata in 3 livelli con differenti soggetti e funzioni: 1 Centro regionale contro le discriminazioni (in capo alla Regione Piemonte ); 8 Nodi territoriali contro le discriminazioni (uno per ciascun territorio provinciale e metropolitano); oltre 160 Punti informativi (attivati da enti pubblici e privati sul territorio, andando a costituire il massimo livello di prossimità). Nel Piano triennale contro le discriminazioni 2022-24 la Regione ha confermato la centralità della Rete come presidio antidiscriminatorio nella strategia di prevenzione e contrasto.

Nel 2022 la Rete regionale ha rilevato 301 segnalazioni, confermando la tendenza in crescita degli ultimi anni. I principali ambiti in cui si sono verificate le discriminazioni rilevate dalla Rete si confermano essere anche nel 2022 il lavoro (24%) e la casa (18%). Seguono gli ambiti relativi a vita pubblica (13%), scuola e istruzione (11%), servizi pubblici (10%) e tempo libero (7%). Rispetto ai diversi fattori di cui si occupa la Rete, i casi rilevati riguardano prevalentemente le discriminazioni fondate su origine etnica, colore della pelle e nazionalità (38%), disabilità (25%), orientamento sessuale e identità di genere (17%) e sesso (16%). Nel report sono riportati alcuni casi-tipo rilevati, come ad esempio: insulti razzisti subiti da persone straniere da parte di colleghi sul luogo di lavoro; mancata adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) da parte di molti Comuni; richiesta di pagamento, da parte di alcuni Comuni, di quote aggiuntive maggiorate alle famiglie di bambini e bambine con disabilità per l’accesso ai centri estivi; difficoltà in ambito famigliare segnalate da alcuni giovani gay e lesbiche a seguito del proprio coming out; persone transessuali che hanno ricevuto un demansionamento sul luogo di lavoro a seguito del processo di transizione.

Per leggere la versione integrale del paper “Le discriminazioni in Piemonte: cresce l'emersione del fenomeno” clicca qui.