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Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni di Torino ha organizzato un pomeriggio di formazione e confronto per tutti i Punti informativi sul tema dell'abilismo, con un approfondimento sulle teorie sociologiche che inquadrano il fenomeno, sull'accessibilità (sia fisica sia virtuale) come diritto universale e sul linguaggio inclusivo e non discriminatorio.

L'incontro, tenutosi il 28 febbraio 2024 presso i locali della Città metropolitana di Torino, è stato introdotto da Antonella Ferrero e Martina Zamboni (referenti del Nodo metropolitano) e sono intervenuti Alice Scavarda (sociologa della salute, assegnista di ricerca presso l'Università di Torino), Marco Berton (giornalista e coordinatore del Disability Film Festival) e Alessia Volpin (Diversity & Inclusion Specialist di Accessiway e organizzatrice del Disability Pride a Torino) ed è stato articolato con una parte teorica e una parte di esercitazione.

Questo è il secondo di un ciclo di incontri formativi dedicati ai Punti informativi, organizzato dal Nodo metropolitano di Torino in collaborazione con IRES Piemonte, inaugurato lo scorso ottobre con l'incontro dedicato alle comunità rom e sinte.

 

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Si è tenuta il 16 febbraio 2024 alle ore 11 presso la Sala Trasparenza nel Palazzo della Regione Piemonte a Torino la conferenza stampa di presentazione del progetto “Il Piemonte Al Mio Fianco”, promosso dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) per promuovere l’inclusione sociale e migliorare l’autonomia delle persone con disabilità visive, realizzato grazie al sostegno della Regione Piemonte nell'ambito del Pianto triennale contro le Discriminazioni.

Durante la conferenza, dopo gli interventi da remoto del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dell’Assessore alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, gli esperti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti hanno presentanto le cinque aree principali di intervento: Accoglienza e Accessibilità delle Strutture Sanitarie; Protezione Civile e Disabilità Visiva; Azioni per Migliorare l’Inclusione Scolastica; Assistenza e Consulenza per Migliorare l’Autonomia; Iniziative e Attività di Sensibilizzazione.

Per rafforzare la collaborazione tra Rete regionale e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, è prevista l'organizzazione di 8 incontri presso le sezioni locali UICI, uno per ciascun territorio provinciale, durante i quali le referenti dei Nodi provinciali contro le discriminazioni avranno la possibilità di presentare il servizio antidiscriminazioni alle persone cieche e ipovedenti che vivono sui territori provinciali, dedicando particolare attenzione al riconoscimento delle discriminazioni fondate sulla disabilità, alle modalità di segnalazione ai Nodi e alle strategie di intervento per la prevenzione e il superamento delle stesse. Sono già stati calendarizzati gli incontri a Biella, Torino, Vercelli e Cuneo.

A seguire saranno pianificate le attività in ambito scolastico e sanitario, che coinvolgeranno in modo particolare i territori provinciali di Alessandria, Cuneo e Vercelli e saranno realizzate da UICI in accordo con i Nodi provinciali per garantire la connessione con il più ampio quadro di azioni di prevenzione e contrasto delle discriminazioni fondate sulla disabilità messe in atto dalla Rete regionale.

 

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E' stata approvata dal Consiglio regionale del Piemonte la Legge regionale n. 26 del 17 ottobre 2023 "Istituzione del Disability Manager della Regione Piemonte".

La legge si compone di 6 articoli rispetto ai quali si riporta di seguito una sintesi degli aspetti più significativi: 

Art. 1. (Finalità e principi generali)

Art. 2. (Istituzione e compiti del Disability Manager della Regione): La Regione istituisce l'ufficio del Disability Manager, al fine di costruire reti, servizi e soluzioni per sostenere l’autonomia e per promuovere e garantire l’applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, attraverso il monitoraggio costante di tutto il percorso legato all’inserimento lavorativo, dal momento della valutazione del fabbisogno dell’Ente alla valutazione dell’eventuale necessità formativa mirata alla figura richiesta, all’inserimento lavorativo e al relativo monitoraggio, per sostenere ogni passaggio anche attraverso la promozione delle convenzioni di cui alla legge 68/1999; la Regione, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge (quindi entro il 3/02/2024), con apposita deliberazione, definisce le funzioni specifiche del Disability Manager, nonché i criteri e i requisiti necessari alla sua individuazione, gli aspetti organizzativi e funzionali per la nomina e lo svolgimento delle mansioni correlate, facendo fronte alle esigenze della presente legge con personale dedicato.

Art. 3. (Verifica della gestione): il Disability Manager predispone una relazione annuale sull'attività espletata, che descrive: a) gli interventi realizzati; b) i risultati raggiunti; c) le forme di collaborazione instaurate con i soggetti istituzionali competenti; d) le criticità emerse e le esigenze prioritarie di promozione e di tutela dei diritti delle persone con disabilità; e) i possibili interventi correttivi a fronte delle eventuali criticità riscontrate.

Art. 4. (Registro regionale): è istituito il Registro regionale dei Disability Manager, con funzione esclusivamente ricognitiva; la Regione, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge (quindi entro il 3/02/2024), stabilisce i titoli di studio e le esperienze formative e professionali necessarie per accedervi.

Art. 5. (Clausola di invarianza finanziaria): dalla presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 6. (Abrogazioni)

Il testo completo e ufficiale della Legge regionale n. 26 del 17 ottobre 2023 "Istituzione del Disability Manager della Regione Piemonte" è disponibile sul sito del Consiglio regionale del Piemonte a questo link oppure nella versione pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte in data 19 ottobre 2023 disponibile qui in formato pdf.

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E' stata approvata dal Consiglio regionale del Piemonte, ed entrerà in vigore dal prossimo 28 febbraio 2024, la Legge regionale 5 febbraio 2024, n. 1, “Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche”. La legge si compone di 11 articoli, rispetto ai quali si evidenziano di seguito in sintesi alcuni aspetti, con particolare riferimento ai PEBA Piani per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche, di cui la Rete regionale contro le discriminazioni si è più volte occupata sottolineando il fatto che, pur in presenza di un obbligo normativo vigente da oltre 30 anni, la maggior parte dei Comuni piemontesi non ha elaborato e adottato il PEBA, di fatto attuando una condotta discriminatoria indiretta in forma collettiva nei confronti delle persone con disabilità.

L'articolato della legge appena approvata, in sintesi, prevede:

  • Articolo 1 Finalità
  • Articolo 2 Definizioni
  • Articolo 3 Ambito di applicazione: a) edifici e locali pubblici e di uso pubblico; b) aree e percorsi pedonali urbani; c) parcheggi; d) parchi e altre aree naturali protette, siti UNESCO (...); e) mezzi di trasporto pubblico di persone; f) strutture e impianti fissi connessi all’esercizio dei trasporti pubblici; g) strutture e impianti di servizio di uso pubblico; h) luoghi di culto; i) segnali ottici, acustici e tattili da utilizzare negli ambienti di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), g) e h); l) servizi digitali dei soggetti pubblici.
  • Articolo 4 Censimento degli edifici pubblici: in sintesi, la Regione promuove il censimento degli edifici pubblici interessati da interventi per l’abolizione delle barriere architettoniche, delega tale censimento ai Comuni sulla base di modalità di rilevazione approvate dalla Giunta regionale entro 6 mesi dall’entrata in vigore della presente legge. 
  • Articolo 5 Principi di progettazione e modalità di attuazione delle opere edilizie, caratteristiche dei mezzi di trasporto pubblico
  • Articolo 6 Registro telematico dei piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche: in sintesi, la Regione detta disposizioni per la redazione e la revisione dei PEBA; entro 1 anno dall’approvazione della legge, istituisce il registro regionale telematico dei PEBA, al fine di monitorarne e promuoverne l’adozione; entro 180 giorni dall’approvazione della legge, predispone le linee guida con i contenuti minimi per la corretta applicazione dei PEBA o dei Piani di accessibilità urbana da parte dei comuni; l’avvenuta adozione del PEBA da parte del comune costituisce requisito preferenziale per la partecipazione ai bandi regionali; in caso di mancata adozione del PEBA da parte degli enti locali, la Regione provvede a nominare un commissario (così come previsto dalla normativa nazionale dal 1986: legge 41/1986, articolo 32, commi 21 e 22).   
  • Articolo 7 Disability manager: "1. La figura del disability manager svolge le funzioni di cui all’articolo 39 ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) e di cui all’articolo 5 della legge regionale 12 febbraio 2019, n. 3 (Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità), con particolare attenzione ai problemi riguardanti l’accessibilità ai luoghi di lavoro. 2. I disability manager di cui al comma 1, si coordinano con il disability manager della Regione per lo svolgimento delle funzioni a loro assegnate."
  • Articolo 8 Criteri di premialità per interventi pubblici: il 2% dei contributi erogati dalla Regione a enti pubblici operanti sul territorio regionale per la realizzazione di lavori pubblici, sarà finalizzato alla redazione del PEBA, se non già adottato, oppure alla sua attuazione.
  • Articolo 9 Sensibilizzazione sull’accessibilità degli ambienti di lavoro
  • Articolo 10 Relazione al Consiglio regionale e attività di informazione: la Regione, entro il 30 giugno di ogni anno, presenta al Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione della presente legge; istituisce un centro per la consulenza e la raccolta di documentazione in materia di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche, al fine di informare e sensibilizzare gli amministratori comunali con particolare riguardo alla redazione dei PEBA.
  • Articolo 11 Clausola di invarianza finanziaria: dalla presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

 Di seguito si ricapitolano in sintesi i prossimi passi previsti per dare attuazione alla nuova legge regionale:

  • la Regione istituisce un centro per la consulenza e la raccolta di documentazione in materia di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche (non è specificata una scadenza precisa)
  • entro il 5 agosto 2024: la Regione predispone le linee guida con i contenuti minimi per la corretta applicazione dei PEBA o dei Piani di accessibilità urbana da parte dei Comuni
  • entro il 28 agosto 2024: la Regione approva le modalità di rilevazione che i Comuni dovranno utilizzare per il censimento degli edifici pubblici
  • entro il 5 febbraio 2025: la Regione istituisce il Registro telematico dei PEBA
  • in caso di mancata adozione del PEBA da parte degli enti locali, la Regione provvede a nominare un commissario
  • entro il 30 giugno di ogni anno: la Regione presenta al Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione della legge.

 Il testo completo e ufficiale della Legge regionale 5 febbraio 2024 n. 1, “Disposizioni per l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche” è disponibile sul sito del Consiglio regionale del Piemonte a questo link oppure nella versione pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte in data 8 febbraio 2024 disponibile qui in formato pdf.

Per incentivare l'adozione dei PEBA da parte dei Comuni, nel 2023 la Regione ha pubblicato un avviso pubblico per distribuire le risorse stanziate dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale hanno partecipato 379 Comuni piemontesi: maggiori informazioni sul bando sono disponibili qui.

 

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Si è concluso oggi il percorso formativo online dedicato alle discriminazioni fondate sulla disabilità, organizzato dal Nodo provinciale gestito dalla Città di Cuneo, in collaborazione con IRES Piemonte, e rivolto ai soggetti aderenti alla Rete provinciale contro le discriminazioni di Cuneo.

Tre gli incontri organizzati tra dicembre e gennaio, nel corso dei quali sono stati affrontati aspetti generali (definizioni, normativa nazionale europea e internazionale, casistica) e ambiti specifici: barriere architettoniche e accessibilità degli spazi ed edifici pubblici e privati, e diritto all'inclusione scolastica con vari riferimenti alle discriminazioni che possono derivare dall'inadeguata redazione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI), dall'inadeguatezza del trasporto scolastico, dall'esclusione da visite di istruzione o altre attività.

Obiettivo del percorso è il miglioramento delle competenze sulle discriminazioni fondate sulla disabilità tra i soggetti aderenti alla Rete, per accrescere la capacità di riconoscerle e conseguentemente agire sia per prevenirle sia per rimuoverle. La docenza è stata affidata a Gaetano De Luca, avvocato esperto in diritto antidiscriminatorio per le persone con disabilità, che ha dialogato con Silvia Venturelli, esperta in diritti e pari opportunità e coordinatrice della Rete regionale contro le discriminazioni.

Questo percorso si inserisce nel più ampio quadro di attività formative dedicate al superamento delle discriminazioni fondate sulla disabilità realizzate dal Nodo di Cuneo, che l'11 dicembre 2023 aveva organizzato un incontro in presenza rivolto al personale interno del Comune di Cuneo.

 

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Su ricorso presentato da Daniele Renda e dall’Associazione Luca Coscioni, il Tribunale di Civitavecchia ha condannato il Comune di Santa Marinella per la mancata adozione di un Piano che preveda la concreta eliminazione di un numero elevato di barriere architettoniche e sensoriali che ancora oggi impediscono alle persone con disabilità motoria o visiva di accedere e spostarsi all’interno di importanti luoghi e spazi pubblici presenti sul territorio comunale.

Ora il sindaco e la sua amministrazione avranno 12 mesi di tempo per approvare tutte le misure e gli interventi necessari volti a rimuovere le singole barriere architettoniche e sensoriali indicate nella sentenza, ciò al fine di garantire l’accessibilità universale in tutti gli spazi urbani, nonché il diritto alla libera circolazione, all’uguaglianza e alla vita autonoma per tutti i cittadini, anche con disabilità.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dell'Associazione Luca Coscioni

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E' stato pubblicato dalla Regione Piemonte l'elenco dei Comuni piemontesi che saranno finanziati per la realizzazione del P.E.B.A., il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, entro il 31 dicembre 2024. I Comuni che hanno presentato domanda rispondendo al bando regionale sono stati in totale 379, di cui 130 finanziati integralmente e 1 parzialmente, a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, pari a 865.118 euro. Si tratta di fondi statali, distribuiti alle Regioni, derivanti da un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, precisamente dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, che mira a incentivare la progettazione dei Piani.

I P.E.B.A., ovvero i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, sono gli strumenti pensati per monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutte le persone. Introdotti nel 1986, con l’articolo 32, comma 21, della legge n. 41, e integrati con l’articolo 24, comma 9, della legge 104 del 1992, che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani, sono lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio. I Piani, di cui ogni Comune dovrebbe essersi dotato già dal 1987, sono tesi a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e possono riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano).

I Comuni vincitori del bando regionale sono così distribuiti sugli 8 territori provinciali:

  • Torino 56 (su 312 Comuni presenti sul territorio metropolitano torinese)
  • Cuneo 32 (su 247)
  • Novara 12 (su 87)
  • Asti 11 (su 117)
  • Biella 8 (su 74)
  • Alessandria 5 (su 187)
  • Vercelli 4 (su 82)
  • Verbano Cusio Ossola 3 (su 74)

Questa la situazione degli 8 capoluoghi provinciali piemontesi: solo la Città di Cuneo ha già elaborato e adottato il Piano ad aprile 2022. I Comuni di Alessandria, Asti, Biella, Novara e Torino hanno presentato domanda e sono stati finanziati impegnandosi quindi ad elaborare e adottare il PEBA entro il 31 dicembre 2024, mentre Verbania e Vercelli non hanno il PEBA e non hanno partecipato al bando. 

Va ricordato che, come stabilito dal Tribunale di Roma sul caso del Comune di Pomezia (gennaio 2023) e come ribadito dal Tribunale di Civitavecchia sul caso del Comune di Santa Marinella (ottobre 2023), la mancata adozione e approvazione del P.E.B.A. da parte delle amministrazioni comunali rappresenta una condotta discriminatoria indiretta attuata in forma collettiva nei confronti delle persone con disabilità.

Ulteriori informazioni sul bando e sui vincitori sono disponibili nella sezione dedicata sul sito della Regione Piemonte:

 

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Attenzione: cambio sede! Il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione insieme alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana di Torino organizzano l'incontro I diritti delle persone con disabilità - Legge delega in materia di disabilità 227/2021: un cambio di prospettivaper presentare le novità delle legge delega n. 227/21 e dei relativi decreti attuativi. 
Interveranno il dott. Daniele Piccione, consigliere parlamentare presso il Senato della Republica e coordinatore delle commissioni redigenti, e il prof. Ciro Tarantino dell'Università della Calabria, modera la prof.ssa Cecilia Marchisio dell'Università degli studi di Torino (il programma completo è scaricabile al fondo).
 
L'incontro si terrà il 5 dicembre 2023 dalle 9:30 alle 12:30
presso il LICEO STATALE D. BERTI, a TORINO in VIA DUCHESSA JOLANDA 27 bis.
 
Incontro gratuito e ad accesso libero fino ad esaurimento posti.
 
Programma:
 
 
 
 
 
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Il Nodo provinciale contro le discriminazioni di Vercelli, all'interno del progetto “Nulla di Noi senza di Noi – Non Parlate di Noi senza di Noi”, ha pubblicato la versione accessibile alle persone ipovedenti o cieche della Guida “Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari” (entrambe scaricabili al fondo), realizzata in collaborazione con Anffas nazionale e la sezione Provinciale di Vercelli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. 

La guida vuole far conoscere le opportunità che consentono alla persona con disabilità e a chi gli garantisce la necessaria assistenza un’effettiva inclusione sociale e, dunque, una corretta applicazione dei principi costituzionali di uguaglianza. In particolare, vengono affrontate le seguenti tematiche: Discriminazione e disabilità; Tutela giuridica; Scuola; Agevolazioni lavorative; Inserimento lavorativo.

Per maggiori informazioni visita il sito del Nodo di Vercelli.

Testi allegati:

pdfGuida Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari

pdfversione accessibile_Guida Informazioni utili per la persona con disabilità e i suoi familiari

 

 

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E’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale n. 232 del 4 ottobre 2023 il decreto 10 agosto 2023 della Presidenza del consiglio dei ministri, Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità sui criteri di riparto del contributo di 100 milioni di euro in favore delle regioni a stututo ordinario per l’anno 2023 e modalità di monitoraggio del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.

Le Regioni provvedono ad attribuire il suddetto contributo a Città metropolitane e Province che esercitano le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni e alunne con disabilità. Il riparto ministeriale prevede un totale di € 7.881.258 per il territorio regionale piemontese, così suddivise tra le 8 province: 

  • Alessandria: € 612.748
  • Asti: € 404.923
  • Biella: € 349.950
  • Cuneo: € 1.232.201
  • Novara: € 710.627
  • Torino: € 3.837.387 
  • Verbano Cusio Ossola: € 339.224
  • Vercelli: € 394.197

Una novità introdotta dal decreto riguarda la scheda di monitoraggio che dovranno compilare i Comuni beneficiari delle risorse, a decorrere dal 2023, ai soli fini della successiva definizione degli obiettivi di servizio. La scheda di monitoraggio, pubblicata annualmente a cura della Commissione tecnica per i fabbisogni standard entro i quindici giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di riparto nella Gazzetta ufficiale, è disponibile qui: scheda di monitoraggio e rendicontazione 2023.

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