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Torino, si apre il processo per odio razziale per il rogo alla cascina Continassa

 

«Abbiamo visto levarsi le fiamme, era un’immagine orrenda. Dal corteo abbiamo visto scappare due persone dalla Cascina Continassa e non sapevamo se dentro c’erano altri o se ci fossero dei morti. Eravamo atterriti. Vedendo la scena ho chiamato le ambulanze, il sindaco, il prefetto».

È la testimonianza di Paola Bragantini, oggi deputata del Pd e presidente della Circoscrizione 5 di Torino il 10 dicembre 2011, quando venne appiccato un incendio al campo Rom della Cascina Continassa nel corso di una manifestazione per chiedere più sicurezza, in solidarietà con una ragazzina che aveva denunciato uno stupro che in realtà si scoprì poi non essere mai avvenuto. Per quei fatti, otto persone sono state rinviate a giudizio accusate, a vario titolo, di incendio doloso, di aver tentato di impedire i soccorsi, con l’aggravante dell’odio razziale (al grido di «bruciamoli tutti») e anche di resistenza e violenza privata in relazione all’aggressione a un fotografo e a un giornalista. «Quando abbiamo visto le fiamme, la testa del corteo ha iniziato a correre - ha raccontato ancora Bragantini - ma era chiaro che si trattava di una cosa organizzata, qualcuno era già là».

Fonte: La Stampa online, 16 settembre 2014